lunedì 23 settembre 2013

Au pairing : puntata 2. Forse ce la faremo

Venerdì le ho ricomprato il biglietto per il volo del sabato.
Doveva atterrare a Orio al Serio alle 14.05. Mia mamma l'avrebbe aspettata a Milano in stazione per metterla su un treno per casa mia.
Le mando un messaggio sul cel, una mail e un PM su facebook chiedendole se sta bene e se è atterratta ma non risponde.
La chiamo sul cellulare e scopro che quel numero è di sua madre. La signora risponde solo "I don't know" alle due domande che le faccio: sa se sua figlia è arrivata in Italia e se ha il suo recapito telefonico..
Di bene in meglio.
Alle 1630 mia mamma dopo aver fermato innumerevoli ragazze bionde solitarie scese con due valigie dai pullman provenienti dall'aeroporto se ne torna a casa.
Alle 19 chiamiamo la collega polacca di mio marito chiedendo se gentilmente chiama la mamma in Polonia e ci fa avere notizie della figlia.
La signora risponde alle 21.30 disperata e sull'orlo del pianto che è da due giorni che non ha notizie della figlia, che sa solo che il roaming del suo cellulare non funziona e che non riesce a contattarla.



Sono incazzata, amareggiata, indispettita, dispiaciuta e pure preoccupata che alla tizia sia davvero successo qualcosa. Mio marito cerca su google notizie di incidenti, omicidi e simili avvenuti a Bruxelles (visto che lui mi dice di essere positiva).

Domenica mattina accendo il pc e mi trovo un messaggio delle 23 del giorno prima dove la tizia mi annuncia che è arrivata ma che le hanno perso la valigia...che ci ha messo delle ore a trovare qualcuno che parlasse inglese decentemente e che alla fine la ragazza dello sportello delle valigie perse le ha prestato il suo cellulare per avvisarmi e per contattare una sua amica a Milano che è andata a prenderla.
Arriverà appena le ritroveranno la valigia.

Oggi forse le hanno ritrovato la valigia. Vediamo se arriverà stasera.


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