Io faccio parte di quelle donne
che vivono di informazioni sul web, e ho sempre pensato che se ora ho avuto la
grande fortuna di rimanere incinta, è anche grazie alle informazioni che sulla
rete ho trovato, e ancora di più alle persone che quelle informazioni me le
hanno fornite e con cui ho potuto condividere la mia esperienza.
Perché ho scelto il
web per parlare di infertilità.
Ho iniziato a cercare un bimbo a
24 anni, quando tutte le mie amiche pensavano solo a divertirsi e a finire
l’università, non conoscevo quindi nessuno
con cui confrontarmi.
Quando ho iniziato a fare i primi
accertamenti e sono stata indirizzata ad un noto ospedale dalla ginecologa del
consultorio del mio paese, ho iniziato a cercare informazioni sul farmaco che
mi era stato dato. E mi si è aperto un mondo.
Nella mia ignoranza iniziale sul
tema, le parole delle varie ginecologhe che ho visto erano indiscutibili, così
come ritenevo che le cure e gli esami prescritti fossero i migliori ed i più
accurati nella mia situazione, ma il risultato non è cambiato (la gravidanza
non è arrivata e nessuno sapeva spiegarmi il motivo).
Una volta vissuto sulla mia pelle un percorso ho deciso che era giusto condividere la mia storia, magari potevo aiutare qualcuno come altre persone, incosapevolmente, avevano fatto con me.
Una volta vissuto sulla mia pelle un percorso ho deciso che era giusto condividere la mia storia, magari potevo aiutare qualcuno come altre persone, incosapevolmente, avevano fatto con me.
Sul web si trova di tutto, ma
anche il contrario di tutto. Non sempre è facile capire quali informazioni sono
vere. Io ho una certa dimestichezza con la rete, con i forum, i blog, e non è
stato difficile capire verso cosa rivolgere maggiormente la mia attenzione.
Quasi ogni forum di ogni sito
femminile o di gravidanza ha una sezione dedicata all’infertilità, ma di forum dedicato
esclusivamente all’infertilità e ai temi connessi (e quindi anche alla
gravidanza ma non come tema principale) ne ho trovato uno solo. Così mi sono
iscritta e mi si è aperto un mondo.
Ho capito che non ero da sola e
che ero fortunata in rapporto ad altre.
Ho conosciuto persone che sono
diventate amiche vere nella vita reale, che capivano i miei pianti così come le
mie conquiste.
Informazioni mediche
e informazioni online
Ho scelto di informarmi sui
centri della mia città, sulle terapie, sui farmaci, sulla fisiologia della
riproduzione e le tecniche di PMA per capire cosa stavo facendo al mio corpo. Grazie
a queste conoscenze ho potuto confrontarmi serenamente con i medici che avevo
scelto, e capire cosa mi veniva proposto, avendo l’opportunità di scegliere
cosa ritenevo meglio per me e non prendere per forza tutto alla lettera.
Mi sono fidata dei medici che
avevo scelto consapevolmente sulla base di varie opinioni avute prima online e
poi sentendo diversi pareri medici prima di decidere a chi affidarmi.
Il web non ha sostituito il
rapporto con i medici, ma mi ha dato consapevolezza, conoscenze che si sono
rivelate utili nel gestire protocolli farmacologi non sempre facili (da come
trasportare i farmaci in giro a come organizzarsi per i prelievi del sangue)
Il web mi ha permesso di capire
che l’infertiltià ci toglie tanto, tantissimo, ma fa acquisire una
consapevolezza di se, della coppia, insegna a gestire il dolore e la
frustrazione grazie soprattutto alla condivisione. Il web fa in modo di non
sentirsi sole ne uniche sfortunate in questo percorso.
come è vero!
RispondiEliminamenomale che esiste la rete, e la solidarietà tra donne stupende che probabilmente mai si incontrerano nella vita reale.
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